giovedì 30 settembre 2010

Georgetown, gli ultimi giorni e le prime riflessioni sulla Malesia

Georgetown, 26 Settembre 2010
Dopo essere arrivato a notte fonda a Butterworth, mi informo sui treni per raggiungere la Thailandia e sui traghetti che vanno a Georgetown, sull'isola di Penang. Qui ho tutta la mattina per visitare la città, prima di prendere il treno che mi porterà in Thailandia nel pomeriggio.
E' una domenica mattina piuttosto tranquilla qui a Georgetown, e mi perdo volentieri tra una partita di Cricket giocata da un gruppo di indiani davanti al parco che si affaccia sul municipio in stile vittoriano, riti induisti a Little India ed uno dei tanti tempietti cinesi che come sempre attirano la mia attenzione e curiosità.

La stanchezza per il viaggio della notte prima si fa sentire, quindi mi fermo spesso, ricarico le batterie, scrivo qualcosa sul mio diario e riparto.
Dopo un pranzo veloce in una delle tante bancarelle che vendono spiedini o zuppe varie in mezzo alla strada, arrivo al Khoo Kongsi, una casa familiare di origini cinesi splendida, che viene utilizzata per ospitare numerosi eventi ed in cui sono stati girati diversi film come "Anna and the King". la vista di questa "casa" mi fa presto dimenticare tutta la stanchezza accumulata nei giorni scorsi.

Tornato in stazione è il momento delle prime riflessioni sulla Malesia.
In questi giorni ho avuto la possibilità di sperimentare le numerose facce di questo Paese, la piacevole cucina della Malesia coloniale di Malacca e Georgetown,

il dualismo di Kuala Lumpur, capitale musulmana che si combina con la modernità delle Petronas Twin Towers

ed infine la parte più selvaggia e primitiva attraverso le camminate nella giungla del Parco Naturale Taman Negara e l'incontro con uno dei villaggi delle popolazioni aborigene originarie di questa terra, gli Orang Asli.

Ora è giunta l'ora di ripartire, il treno per Bangkok sta per partire, quindi chiudo qui per ora, domani dovrei essere in Thailandia, dovrei scendere dal treno ad Hat Yai, poi forse riuscirò a raggiungere Krabi, e da qui Ko Phi Phi...ora scappo che sennò perdo il treno.

martedì 28 settembre 2010

Sempre più... "Into the Wild"

Kuala Tahan, 23 Settembre 2010
Dopo aver dedicato quasi una giornata intera alle Petronas, oggi la giornata è interamente dedicata alla natura.
Si comincia con il Bird Park di Kuala Lumpur, dove oltre ad un'infinita quantità di pavoni è facile trovare pappagalli di ogni specie e dimensione, aquile, struzzi, ibis scarlatti e le icone del parco naturale, gli hornbills.

Dopo gli uccelli è l'ora delle farfalle, con un giardino pieno fino all'inverosimile di farfalle di ogni colore e dimensione.

Visitati i parchi cittadini di Kuala Lumpur è giunta l'ora di esplorare la natura selvaggia del Parco Naturale Taman Negara, la più antica foresta pluviale al mondo.
Salutati sia Maria Paz che parte per l'India, sia Tom che torna a Bangkok, intraprendo il viaggio verso la giungla con Inez, la ragazza olandese conosciuta alle Petronas Twin Towers.
Arriviamo a Kuala Tahan, alle porte del Parco Naturale Taman Negara che è già sera.
Dopo il Night Safari di Singapore, questa è la volta di un safari notturno nella vera giungla selvaggia.

Nell'attesa di cominciare il safari notturno faccio a tempo ad incontrare una bimba simpaticissima che ha cercato con estrema facilità di distruggere la mia macchina fotografica, ma prima dell'attentato siamo riusciti a scattare qualche foto dell'indagata in atteggiamenti "sospetti":

Partiamo alla volta della giungla con un pick up 4x4, alcuni sono seduti nel retro, io ed Inez siamo invece seduti sul tetto insieme all' "uomo-torcia", il ragazzo che deve scovare la fauna nella notte fonda.
Il primo avvistamento è quello di un cinghiale poco fuori Kuala Tahan, poi vediamo un "enorme" serval, un felino maculato che si allontana velocemente da noi con il suo passo felpato, un paio di animali simili a donnole, uccellini addormentati un pò ovunque, ferocissime mucche selvagge che dormono sulla pista che segue il pick up e vengono svegliate dai nostri potenti fari ed infine un barbagianni a qualche metro da noi, che per nulla intimorito ha ancora tra i suoi artigli il suo spuntino di mezzanotte.

Kuala Tahan, 24 Settembre 2010
Stamattina ci inoltriamo neella foresta ed appena entriamo scorgiamo subito un gruppo di scimmie che salta da un ramo all'altro degli alberi più alti e subito dopo riusciamo a vedere distintamente uno splendido esemplare di Presbite dagli occhiali.

Oltre agli avvistamenti animali, sul nostro radar intercettiamo prima Vicente, un informatico spagnolo in viaggio per qualche settimana in Malesia, poi Rene, un tedesco in viaggio per 6 mesi attraverso tutta l'Asia e dopo pochi passi raggiungiamo il punto panoramico di Bukit Teresik.

Raggiunto il punto panoramico, stanchi, sudati, ma con l'orgoglio a mille, decidiamo di continuare il nostro giro nella giungla e prima di tornare a Kuala Tahan, ci imbattiamo in un gruppetto di donne che torna dal fiume dopo aver lavato i panni, pochi passi ed il villaggio degli Orang Asli, gli aborigeni malesi, si presenta davanti a noi!

La sorpresa e l'emozione provati sono difficili da descrivere, ma è stato come se avessimo scoperto l'America. Dopo questa scoperta che ha coronato una splendida camminata nella foresta pluviale più antica del mondo, ci ritroviamo tutti e 4 attorno ad un tavolo, parlando del più e del meno, e così, stanchi ma felici, ci sorprende la notte.

Kuala Tahan, 25 Settembre 2010
La mattina raggiungiamo un Kanopi walkway che oscilla ad ogni passo a diversi metri d'altezza, poi ancora una volta ognuno di noi va in una direzione diversa:

Inez va a Est, nel Borneo, Rene discende la penisola malesiana e Vicente torna in Spagna, mentre io vado a Butterworth, verso Nord per entrare nuovamente in Thailandia.

lunedì 27 settembre 2010

Kuala Lumpur, fra tradizione e modernità

Kuala Lumpur, 20 Settembre 2010
A Malacca avevo conosciuto Maria Paz, una ragazza cilena che ha lavorato un anno in Nuova Zelanda ed ora si gode le vacanze tra Thailandia, Malesia e India prima di tornare a casa.
Con lei visito Merdeka Square, dove nel 1957 la Malesia si è dichiarata uno stato indipenddente, la vecchia stazione ferroviaria con torri e archi che ricordano le mille e una notte ed il palazzo del sultano Abdul Samad.

Kuala Lumpur, 21 Settembre 2010
Dopo aver visitato la parte storica ieri, oggi il brutto tempo ci obbliga a rinchiuderci in uno dei super-shopping mall della città, il Berjaya, che al suo interno oltre a migliaia di negozi ospita anche palestre, piste per il bowling e delle vere montagne russe.

Nel tornare all'ostello prendiamo un treno leggero che si insinua zigzagando a diversi metri d'altezza attraverso tutta la città e mentre attendiamo che arrivi, il pensiero torna alle scene finali del film "Entrapment" con Catherine Zeta-Jones e Seann Connery.

Kuala Lumpur, 22 Settembre 2010
Tutta la giornata ruota attorno alle Petronas Twin Towers, il vero simbolo di Kuala Lumpur.
Stamattina ci svegliamo presto per riuscire a prendere i biglietti per salire sullo skybridge che collega le due torri e ci avviamo alle Petronas con Tom, lussemburghese che vive a bangkok, che abbiamo conosciuto ieri sera all'ostello.
Arriviamo alle Petronas e troviamo una coda mostruosa ad attenderci, due ore dopo abbiamo l'agognato biglietto, un nuovo componente del gruppo e 4 ore davanti a noi prima di poter salire sulle Petronas.

Con il nuovo membro del gruppo, Inez, una ragazza olandese che finiti gli studi di medicina è partita per tre mesi per Thailandia, Malesia e Indonesia, ci avviamo verso la torre di Kuala Lumpur passando per una giungla cittadina con tanto di animali mortalmente pericolosi.

Una volta attraversata la giungla, raggiunta la torre ed aver pranzato, è il momento di tornare alle Petronas per la camminata sullo skybridge ed ulteriori foto prima che inizi un diluvio torrenziale che ci blocca all'interno dei grattacieli per un paio d'ore.

Tornato il sereno torniamo nella zona di Chinatown per cenare in una bancarella sulla strada senza però ottenere alcun effetto collaterale.

La sera le protagoniste della serata sono sempre loro, le Petronas Twin Towers, questa volta vestite di migliaia di luci che le fanno risplendere su tutta la città.


domenica 26 settembre 2010

Malacca, la città rossa

Malacca, 18 Settembre 2010
Oggi comincia l'esplorazione di Malacca, questa piacevole ed accogliente città che in passato è stata colonizzata da cinesi, portoghesi, Olandesi e Inglesi a causa della sua posizione strategica per il controllo del traffico marittimo tra Oriente ed Occidente.

Come spesso accade nelle città del Sud Est Asiatico viste finora, Chinatown è la zona più vibrante della città oltre ad essere la zona che propone gli alloggi più economici.
Dopo essermi sistemato all'ostello inizio a vagare per la via principale di Chinatown, Jonker Street, che nei fine settimana si riempie di bancarelle ed attrazioni di ogni tipo.

Dopo essermi perso varie volte tra le bancarelle di Jonker Street e dopo aver provato il tipico dolce di Malacca, il "cendol", decido di spostarmi da Chinatown che ormai è notte.
Visito la parte nuova della città, dove si ritrovano i giovani di Malacca che questa sera, con le loro macchine super-sportive, si sfidano a colpi di decibel e di colori per coronare il "Re del Sabato Sera".


Malacca, 19 Settembre 2010

Oggi la giornata è dedicata alla visita della città che grazie alle numerose invasioni subìte, offre un affascinante mix di monumenti architettonici orientali ed occidentali che si integrano armoniosamente tra di loro, oltre ad offrire una tradizione culinaria unica nel suo genere.

E' possibile passare da un tempio cinese ad una chiesa portoghese mentre si mangiano delle squisite polpette di riso con del pollo oppure si può raggiungere la chiesetta di St. Paul che si erge sulla città assaggiando dei dolcetti all'ananas tipici di Malacca.

La sera le luci che illuminano la città e l'atmosfera che su respira rendono una semplice passeggiata lungo il fiume, un momento indimenticabile.

venerdì 24 settembre 2010

Singapore is a "fine" city!

Singapore, 16 Settembre 2010
Oggi comincio l'esplorazione della città con il quartiere cinese dove alloggio e dove ci si sente davvero nella "terra di mezzo": le bancarelle, i colori, gli odori, le persone, sembra proprio di essere tornati in Cina.

Continuo il mio giro per la città passando per il quartiere finanziario da dove svettano decine di grattacieli, il quartiere coloniale in stile vittoriano e Marina Beach dove regnano gli shopping mall e gli alberghi di lusso.
Durante il mio girovagare è capitato spesso di incontrare dei Merlion, creature mitologiche metà sirena e metà leone, che sono presto diventati il simbolo della città.

Dopo pranzo, c'è giusto il tempo per una camminata sul monte Faber, per poi raggiungere Little India con i suoi negozi di fiori da offrire ai diversi templi induisti e con bancarelle che vendono spezie tanto forti da pizzicare il naso solo a sentirne l'odore.

Dopo aver cenato in un ottimo ristorante indiano, vado al Night Safari Park, dove è possibile vedere ogni tipo di animale in uno stato di semilibertà e nel pieno delle loro attività poichè la maggior parte di essi sono animali notturni.
Tra ippopotami e tapiri malaysiani, leopardi e scoiattoli volanti giganti, la visita di questo parco immerso nella giungla cittadina è stato davvero elettrizzante: il miglior modo per passare una piacevole serata.

Di ritorno dal Night Safari Park faccio a tempo a passare per la famosa Orchard Road che avrei voluto visitare domani, ma altro non è che un'immensa via piena di negozi di lusso che è possibile trovare in qualsiasi città, tuttavia però, dopo una giornata piena come questa, una visita veloce alle scintillanti vetrine di negozi mentre sono seduto sul bus che mi riporta a Chinatown è comunque appagante e rilassante allo stesso tempo.


Singapore, 17 Settembre 2010
Oggi piove ed è prevista pioggia tutto il giorno, quindi anche se avevo in programma di visitare il Giardino Botanico, sono costretto a cambiare i miei programmi quindi mi avvierò prima verso Melacca, verso la Malesia.
Le cose che mi hanno colpito di più di Singapore sono la pulizia e l'ordine.

Per chi arriva da un Paese dell'asia singapore rappresenta un sogno, dove tutto quello che avevi desiderato accadesse in Asia si è realizzato.
Qui è possibile trovare tutte le comodità occidentali ed all'occorrenza tuffarsi nel quartiere cinese o indiano per "immergersi nuovamente" in Asia.
Da ieri mattina a Chinatown, passando per Little India e poi per il Night Safari Park sembra di aver viaggiato per il mondo intero ed invece sono sempre stato a Singapore.

mercoledì 22 settembre 2010

Riflessioni sull'Indonesia

Jakarta, 15 Settembre 2010
Questa mattina arrivo a Jakarta ed il tempo non sembra dei migliori, è piuttosto nuvoloso e promette di piovere da un momento all'altro. Poco male, dopo il consiglio dei molti compagni di viaggio e turisti con cui ho avuto modo di parlare lungo il tragitto, non avevo in programma di visitare la città a fondo, quindi fino a stasera avrò modo di raccogliere i pensieri e tirare le somme su questa esperienza indonesiana e questa prima parte del mio viaggio che stanno per concludersi.
In questi venti giorni ho avuto modo di confrontarmi con le tradizioni musulmane dell'isola di Giava e con i rituali e le cerimonie di Bali, le vette del Bromo e le spiagge incontaminate delle Gili, l'ospitalità dei balinesi ed il sovraffollamento di Giava, il totale relax di Lovina e le orde di turisti che regolarmente invadono Borobudur o Prambanan, ma soprattutto ho avuto modo di conoscere delle persone fantastiche e di approfondire una cultura estremamente interessante ed ancora fortemente legata alla natura che incuriosisce ed affascina per la sua purezza e semplicità.

martedì 21 settembre 2010

Borobudur e Prambanan: Dove buddisti, hinduisti e musulmani si incontrano...

Borobudur, 13 Settembre 2010
Oggi raggiungo il tempio buddista di Borobudur con l'aiuto di una famiglia di balinesi in vacanza a Yojakarta.

Borobudur che è il monumento più visitato di tutta l'Indonesia, in questi giorni è preso letteralmente d'assalto dai turisti che sono venuti a Yojakarta a passare le vacanze.
L'edificio è costituito da 10 terrazze che corrispondono alle 10 fasi del cammino spirituale verso la perfezione.
Durante l'intero cammino per raggiungere la cima è possibile incontrare diverse nicchie con oltre 500 statue di Buddha sparse per tutto il perimetro del tempio.

Dopo la sua costruzione nell'800 d.C. ad opera della dinastia dei Sailendra, una serie di cataclismi naturali costrinse i residenti ad abbandonare la zona, ed il tempio in seguito ad una eruzione vulcanica venne completamente sommerso dai detriti e nascosto dalla folta vegetazione, fino a quando venne ritrovato quasi mille anni dopo la sua costruzione da un ricercatore olandese, H.C. Cornelius.

Prambanan, 14 Settembre 2010
Oggi, il programma prevede di visitare il più importante complesso di templi induisti dell'isola di Giava, Prambanan.

La parte più divertente della visita dei templi è spesso data dall'interazione con i turisti locali, con cui è possibile chiacchierare per qualche minuto, condividere un pranzo, raccontare dei propri viaggi o scattare divertenti foto tutti assieme.

Una volta tornato a Yojakarta, è giunto il momento di salutare Javier e Monica con cui ho avuto il piacere di condividere sia i piacevoli momenti legati all'escursione sul Bromo ed al soggiorno a Yojakarta, sia i frustranti momenti legati alle vacanze per l'Idul Fitri.

Stanotte prenderò un treno superlussuoso che mi porterà a Jakarta, da cui domani notte volerò verso Singapore.