Lascio perdere il tubing per oggi e mi concedo alle bellezze naturalistiche dei dintorni di Vang Vieng.
Noleggio una motocicletta semi-automatica e con un tedesco di Monaco, Richard, ci rechiamo alle cascate di Yuih, dove il rombo dell'acqua che si scontra con le rocce sottostanti è l'unico rumore che si riesce a sentire, anche perchè siamo le uniche due persone in tutta la valle.

La prima grotta che raggiungiamo è Thom Nam, che si raggiunge con vecchi pneumatici di trattori riutilizzati per essere usati come mega-canotti.

Dopo Tham Nam, esploriamo ancora un paio di grotte con stalattiti e stalagmiti impressionanti, ragni del diametro di mezzo metro e tanto, ma proprio tanto fango scivolosissimo.

Oggi mi lascerò catturare dall'attrazione principale di Vang Vieng fluttuando su un gommone sul fiume Song passando lungo una serie di bar lungo il fiume prima di ritornare a Vang Vieng.
Ogni bar fa a gara con gli altri per offrire gli intrattenimenti più divertenti per attirare più clienti. Quasi tutti hanno almeno uno scivolo ad acqua o un trapezio in grado di catapultarti nel fiume per tuffi epici, se si ha la fortuna di atterrare dove il fiume è profondo abbastanza.
Oggi è un'altra giornata di spostamenti, per fare circa 200 km ci mettiamo più di 6 ore: questo è il Laos.
Il pullmino su cui viaggio si arrampica su stradine di montagna piena di curve e con paesaggi spettacolari.
Lungo la strada che passa attraverso una serie infinita di villaggi, oltre a milioni di buche, il pullmino deve fare i conti con ogni sorta di animale che transita sulla strada principale. Caprette e porcellini, papere, galline e mucche fanno di tutto per farsi investire lungo la strada tra Vang Vieng e Louangprabang.
Comincio ad essere invidiosa di quel caldo estivo! Qui sono partiti i riscaldamenti... Bacio, Fla
RispondiEliminaascolta ma che bello e' quel posto?qui c'e il solito grigiore Milanese ,quando torni devi darti alla palestra per rimpolpare un po' i tuoi deltoidi...mangia...un abbraccio Maria
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