martedì 2 novembre 2010

Saigon, ritorno ai tempi della guerra e riflessioni sul Vietnam

Saigon, 31 Ottobre 2010
Oggi decido di perdermi per le vie della città alla ricerca di qualcosa di interessante da fare o da vedere, ma dopo ore di cammino non trovo proprio nulla di interessante, quindi me ne ritorno a “casa” semplicemente più stanco nel corpo e non rinfrancato nello spirito.

Cu Chi Tunnels, 1 Novembre 2010
Dopo un paio d’ore su un autobus ed un filmato di propaganda sulla guerra tra USA e Vietnam, comincio la visita dei tunnel di Cu Chi.
Tra i crateri provocati dal rilascio delle bombe dei B52 americani e le ingegnose quanto truci trappole ideate dai Viet Cong per i soldati americani, è possibile infilarsi in uno dei punti d’accesso di questa intricata rete di tunnel che si estende per oltre 250 km sottoterra e dista solo una settantina di km da Saigon.

I tunnel sono stati una vera e propria spina nel fianco per gli americani durante tutta la guerra, poichè i punti d'accesso ai tunnel dove si nascondevano i Viet Cong erano particolarmente difficili da trovare e gli ingressi agli stessi erano talmente stretti da risultare accessibili solo ai soldati vietnamiti tipicamente molto minuti di costituzione.

Saigon, 2 Novembre 2010
Dopo aver girato Saigon nei giorni scorsi senza aver trovato nulla di interessante da vedere o fare ed avendo già esplorato Mekong Delta e Cu Chi Tunnels, oggi mi riposerò ripensando a questi 20 giorni in Vietnam.
Sicuramente un elemento che ha caratterizzato questi giorni è stata l'acqua.
Mi tornano in mente i laghi di Hanoi e le rocce che si tuffano nel mare di Halong Bay, le inondazioni che mi hanno bloccato quasi 2 giorni sull'autobus notturno tra Hanoi ed Hué, l'acqua che circondava la cittadella di Hué così come quella del fiume che bagnava le rive della citta antica di Hoi An, le spiagge bianche di Nha Trang e i villaggi di pescatori di Mui Ne, i mille canali del Mekong Delta ed il fiume che si insinua tra gli infiniti distretti di Saigon.

Il traffico in Asia è solitamente scioccante per per un turista occidentale, ma il traffico in Vietnam, dove un clacson è molto più importante di un paio di freni che funzionano, è qualcosa di inimmaginabile: orde di motorini ovunque girano noncuranti di semafori, segnali stradali, sensi di marcia o persone; autobus, camion e macchine che sulle lunghe distanze sfidano ogni legge della fisica o del buon senso con sorpassi da infarto ogni dieci minuti e tanti, tanti incidenti.

Acqua e traffico a parte, ho avuto modo di visitare luoghi stupendi con una cultura millenaria o paesaggi mozzafiato che sarà difficile dimenticare.

Saigon, 3 Novembre 2010
Oggi trascorrerò tutta la giornata tra taxi, sale d'aspetto, dogane ed aerei.
La giornata comincia con una corsa in taxi di appena 7 km per raggiungere l'aeroporto di Ho Chi Minh City, ma a causa del solito traffico imbarazzante che regna in Vietnam, ci è voluta più di un'ora per raggiungere l'aeroporto.
Da Saigon volerò verso Kuala Lumpur e da qui prenderò un altro aereo che verso sera mi porterà a Kota Kinabalu, capitale dello Stato di Sabah.

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