lunedì 12 ottobre 2009

Parte 1-Thailandia “La Terra del Sorriso”

Sono costretto a dividere il mio viaggio in Thailandia e Cambogia in due capitoli perché ci sono troppe foto da mostrare e troppi racconti che altrimenti rischierebbero di annoiare il lettore distratto in un articolo troppo lungo.Le prime due cose che mi accolgono all’arrivo a Bangkok sono un aeroporto tra i più belli e all’avanguardia a livello mondiale e un caldo umido che ti appiccica i vestiti addosso fin dal primo momento.
Dopo essermi sistemato in uno dei posti più centrali di Bangkok, la Silom Road, comincio subito a perlustrare i dintorni e mi imbatto quasi per caso nel Pat Pong, un mercato notturno che vende di tutto.
Tra le solite bancarelle di magliette e altri souvenir non è difficile intravedere meravigliose ragazze in bikini che ti invitano ad entrare in uno dei numerosi locali che costeggiano la via.
Ripreso dalle visioni della notte precedente impiego l’intera giornata per raggiungere il Parco Naturale di Erawan con le sue cascate mozzafiato a 7 livelli: prendo due autobus locali pieni di gente in cui sono l’unico straniero a bordo e all’ultima fermata di Erawan sono l’unico a scendere.
Arrivo che è già buio ma per fortuna le guardie forestali mi presentano il catalogo delle sistemazioni e scelgo una tenda, una coperta e un cuscino per un totale di circa 1 euro.
Sistemato il tutto, crollo dal sonno e non faccio neanche caso a dove sistemo la tenda.
Al risveglio mi ritrovo circondato da un paesaggio meraviglioso: sono ai margini del fiume Kwai, circondato dalla natura e con un sole che prefigura una splendida giornata.
Come in un videogioco comincio dal 1° livello fino ad arrivare dopo un’ora di salita al 7° salto e il cuore sembra scoppiare, per lo sforzo e la meraviglia che offre il paesaggio.
Da qui comincio con calma la discesa e mi godo ogni singolo salto delle cascate con rinfrescanti bagni e qualche foto scattata dai numerosi visitatori thailandesi e turisti.
Torno dal Parco Naturale di Erawan dopo aver conosciuto almeno una cinquantina di persone, più di 500 foto da quando sono partito e un sacco di indirizzi e-mail a cui mandare le foto durante la discesa.
Il ritorno a Bangkok e i successivi giorni mi permettono di conoscere meglio: il caotico e colorato traffico di Bangkok, effettuare una gita sul Chao Phraya da cui vedere tutti i grattacieli che dominano sulla città, usare l’avvenieristico Skytrain che da pochi anni collega tutta Bangkok e fare anche un salto al mercato notturno di Suan Lum dove si può trovare davvero di tutto.
In conclusione la Thailandia è un paese che mi ha colpito molto e dove tornerei volentieri, anche perché in pochi giorni non è possibile godere di tutte le meraviglie che la “Terra del Sorriso” può offrire.

1 commento:

  1. Che bello il parco, sembra davvero un eden.. Ora attendo con curiosità i racconti sulla Cambogia.. Un grosso bacio, Flami

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