giovedì 3 settembre 2009

The Great Wall

La giornata è cominciata presto (sveglia alle 6) per arrivare al punto di ritrovo.

Missione: The Great Wall


La comitiva è composta da una dozzina di persone (tutti inglesi tranne una coppia di americani ed una di catalani), un interprete di Hong Kong con cittadinanza americana e una guida locale 73enne davvero simpaticissima.


Dopo un viaggio di tre ore attraverso strade semi-deserte, non asfaltate e impervie, finalmente i nostri minibus riescono ad arrivare a destinazione e a lasciarci ai piedi di una serie di montagne dal quale raggiungere la “Grande Muraglia”.


Il tempo non è dei migliori: Alle nuvole che oscurano il sole si aggiunge una nebbiolina vagamente misteriosa che rende l’atmosfera al tempo stesso rinfrescante e particolare.

Ogni contorno perde spessore, e ci accorgiamo di essere arrivati di fronte ad una delle 7 meraviglie del mondo all’improvviso, quasi per caso.


Parlare delle sensazioni che può provocare un muro, per quanto lungo (50.000km) può sembrare strano, eppure devo ammettere che provoca in chi lo percorre sensazioni particolari, un misto tra la voglia di avventura che ispira la natura circostante e un senso di potenza dovuto al fatto di riuscire a governare qualcosa di tanto imponente, anche se solo per pochi passi o metri.













5 commenti:

  1. Taglio perfetto, come avrai fatto a spiegarti?

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  2. Che meraviglia che meraviglia che meraviglia!!!! voglio vedere TUTTE le foto poi..mamma che invidia Tia!
    per il taglio di capelli...mmmmh, sembri ringiovanito..come un bimbo di 12 anni!!!

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  3. Great Wall-- Great Junior-- Great pictures--
    Great Tia!

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  4. Ahah, Marti hai proprio ragione...ma cosa ci vuoi fare...qui tutti sembrano più giovani, così mi adeguo!

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